Favole per adulti

Pubblicato il 26 aprile 2025 alle ore 17:40

FAVOLE PER ADULTI 

 

 

 

 

 

TEGOLINO E QUEL CATTIVACCIO DI SATANA

 

Satana: Ooooh un nuovo bambino , nuova carne da macello . Questo però lo vedrei bene nelle vesti di un Dio in terra sempre pronto al sangue e alla guerra . Farò di questo pargoletto un mio discepolo .

Satana venne interrotto bruscamente da una voce soave.

Angelo custode: non lo avrai razza di bastardo , questo figlio di Dio crescerà buono e pulito ,ti invito a farti da parte.

Satana: scommettiamo ? Gli farò uccidere la sorella all’età di 8 anni sennò lo lascerò stare.

Angelo custode : sei crudele , lui comunque non ucciderà proprio nessuno ed io lo proteggerò sempre e per sempre dalle tue grinfie .

Tegolino , che è il bambino in questione , crebbe ambiguo .

Un pò picchiava i bambini della sua scuola elementare ed un pò era dolcissimo con la sua fidanzatina ,Asia .

Asia : ti stai facendo un sacco di nemici ,qui, a scuola, se continui cosi io sarò l’unica che ti vorrà bene.

Tegolino : non è colpa mia Asia bella , è che a volte mi sento come impossessato da una forza superiore che mi dice di fare le cose malvagie .

Asia : amore mio bello dillo alla tua mamma e al tuo papà . Non mi far preoccupare.

Tegolino ,che aveva da poco compiuto 8 anni ,andò tutto serio dai suoi genitori , dopo esser tornato da scuola  e raccontò loro il suo disagio.

Tegolino: non so perchè ma compio azioni brutte che non voglio fare

Papà: hai solo 8 anni devi stare tranquillo , non hai fatto niente di grave

Mamma: dicci , sfogati , perche fai queste cose cattive?

Tegolino: è come se avessi delle voci che mi offuscano la retta via.

La mamma ed il papà di Tegolino , una volta sentito il figlioletto, si consultarono con Suor Giuseppina, la maestra di Tegolino  , sul da farsi.

Le voci non erano ben viste da nessuno ed erano un difficile argomento da affrontare in pubblico, così Suor Giuseppina indirizzò Tegolino e tutta la sua famiglia verso un prete che ne sapeva una più del diavolo ,Fra Pasquale.

Tegolino quindi per un periodo passò il doposcuola da Fra Pasquale che lo aiutava con i compiti e lo indirizzava ,attraverso preghiere segrete , sulla strada giusta per un bambino.

Venne il giorno che Tegolino come impossessato recitò il seguente monologo al prete:

Prete tu non puoi evitare i miei cattivi presagi

io son vivo dapprima dei re magi 

non puoi evitare con le preghiere 

che io diventi un demone tutte le sere.

Ucciderò mia sorella 

con un coltello da cucina 

di mattina presto 

quando non ci sarà nessuno in giro.

Il prete interruppe Tegolino l’impossessato e recitò la sua preghiera scaccia demoni:

Tu Satana cretino pensi male

a pensare che il bene 

sia più debole del male

io non ho magia 

ma rettitudine 

e nel nome del padre

del figlio 

e dello spirito santo 

ti scaccio da questo bambino 

lascialo in pace 

o ti dovrò riprender a calci

ne so capace.

Tegolino si svegliò dalla trance e svenne .

Al risveglio Fra Pasquale gli fece alcune domande alle quali Tegolino non seppe rispondere.

Il prete iniziò Tegolino a delle pratiche esorciste e cosi per un pò lo tenne lontano dal male delle magie di Satana.

Tegolino ,come tutti gli italiani , venne iniziato al gioco del calcio ed iscritto ad una scuola .

Furono giorni quelli di puro spirito del male.

Tegolino venne soprannominato “cagnaccio” dal suo allenatore per il suo modo di giocare violento , era come impossessato quando giocava , ed era felice di esserlo, visti i risultati che otteneva. Tutto sembrava far pensare che si sarebbe compiuta la profezia di Satana ma intervenne di nuovo la famiglia che chiese aiuto di nuovo a Fra Pasquale.

Il prete portò Tegolino con se in un convento in montagna per farlo disintossicare da tutta quella violenza che stava rovinando Tegolino , i due iniziarono preghiere meditative su come riconoscere Satana quando ci parla e su come scacciarlo.

La più potente di queste preghiere scritte da Fra Pasquale è la seguente:

 

vattene tenebroso 

è cosa mia 

la mia vita 

e in cuor mio 

io aborro il malvagio

non voglio un assaggio 

del tuo potere 

e anzi lo distruggerò 

in nome 

dell’amor 

che mi consiglia bene

a differenza tua 

che sei veleno 

e non la cura 

ai mali che mi affliggono

vattene tenebroso 

vattene.

 

Insieme a Fra Pasquale ,nel convento ,Tegolino tornò alla normalità di un bambino di 8 anni e tornò a Roma.

Tornò alla normalità o quasi , al suo rientro a scuola dalle suore scoprì che la sua fidanzatina ,Asia, lo aveva lasciato per mettersi con un amicuccio di sua sorella che era di un anno più grande di lui.

Tegolino andò su tutte le furie, l’unica persona alla quale voleva bene a scuola lo aveva abbandonato, allora Tegolino se la prese pure con Fra Pasquale  che lo aveva portato alla solitudine in montagna .

Tegolino si chiuse in se stesso con i suoi demoni ed è allora che gli comparve Satana in persona .

Satana : Ciao Tegolino , il mondo è un vero schifo ! Ti hanno tutti lasciato da solo e ora non hai più nessuno con te . Fatti aiutare ! Io so come farti felice , ti darò i poteri di un Dio in terra , se solo te…

Tegolino: se solo io ? Parla bastardo di un diavolo!

Satana: dovrai uccidere tua sorella , è lei che ha presentato Asia al proprio amicuccio .

Tegolino : avrò qualsiasi potere ?

Satana: certo , sarai il mio braccio sinistro

Tegolino sembrava impossessato ancora una volta , quel colloquio con Satana lo stava condizionando in maniera negativa cosi rispose : si ucciderò mia sorella.

Venne la notte fatidica , Tegolino prese un coltellaccio in cucina e si avvicinò alla camera dove dormiva la sorella ,quando ad un tratto una luce lo accecò e da una porta fatta di fumo gli apparvero tutti i bei momenti vissuti con la sorella in famiglia .

Poi una voce lo spronò a svegliarsi dalla trance e gli disse:

Tegolino , io sono il tuo angelo custode 

ma sei te che devi decidere 

se vuoi il male o il bene dalla tua vita

ricorda gli insegnamenti di Fra Pasquale 

ripeti la sua preghiera appena puoi

e svegliati da sta trance demoniaca

la vita a fin di bene è molto più fica.

Tegolino sopravvenne , gettò il coltello per terra e scoppiò in lacrime verso il proprio letto poi recito la preghiera di Fra Pasquale :

 

vattene tenebroso 

è cosa mia 

la mia vita 

e in cuor mio 

io aborro il malvagio

non voglio un assaggio 

del tuo potere 

e anzi lo distruggerò 

in nome 

dell’amor 

che mi consiglia bene

a differenza tua 

che sei veleno 

e non la cura 

ai mali che mi affliggono

vattene tenebroso 

vattene.

 

Tegolino raccontò l’accaduto a Fra Pasquale , il prete regalò un rosario a Tegolino e si fece promettere che avrebbe pregato tutte le sere contro le forze del male ed in piu disse al bambino:

tu sei una forza della natura

e hai sconfitto il male 

con l’aiuto del tuo angelo custode

non aver paura di Satana

perchè Satana 

si ciba della tua paura 

io so che tu sei forte ed in gamba 

piu del sottoscritto

hai messo tutti a tacere 

e sul malvagio 

HAI VINTO!

 

Tegolino non fu piu impossessato , si fidanzò di nuovo con Asia e visse felice e contento.

 

 

 

 

 

TEGOLINO ED IL CAPPELLO DI PAGLIA

 

Erano vicini di ombrellone in spiaggia , al mare , in quel di Passoscuro , Roma.

Tegolino e Coccinella si conobbero giocando a tirarsi la sabbia addosso l’un con l’altra, divennero profondi amici e le rispettive famiglie ormai si sorprendevano quando i due piccini non stavano insieme.

Tegolino portava sempre con se un quadernino con i suoi temi , temi che gli aveva commissionato la suora-maestra come compiti per l’estate.

Tegolino appena poteva cercava di leggere i propri temi a Coccinella che era più grande di lui di 4 anni, Coccinella aveva 12 anni.

Coccinella disegnava di continuo con le matite colorate che si portava in spiaggia, vedeva Tegolino come il fratellino che non aveva, e lo amava a tal punto da fare pressioni alla propria mamma per andare a studiare alla scuola di suore di Tegolino.

“Sai Coccinella , il fuoriclasse è colui che anche se non si vede per tutta la partita alla fine , all’ultimo, è capace di tirar fuori il colpo vincente per la vittoria”

“Tegolino mio , il mondo non è come una partita di calcio , io di fuoriclasse non ne ho mai visti, non esistono”

“Io sono un fuoriclasse ed un giorno te lo dimostrerò” disse Tegolino pieno di se.

“Tu sei il mio fratellino , è meglio essere un fratellino bello e buono come te che un eroe”ribattè Coccinella .

I due continuarono la discussione fino al momento in cui si accorsero di essere osservati da un anziano signore dai capelli rossi che stava palleggiando con un pallone di cuoio  sulla riva del mare.

“Coccinella andiamo a sentire che vuole quel citrullo !”

“No Tegolino , aspettiamo che tornino all’ombrellone i nostri genitori”

“Io vado con o senza te “

“ Da solo non ti lascio, vengo con te”

I due piccini si avvicinarono un po curiosi ed un po intimoriti all’anziano roscio che palleggiava col pallone.

“ Salve signore , perché ci stava guardando?”

Dissero i due piccini quasi contemporaneamente.

“ Bambini miei , ascoltavo quella vostra curiosa conversazione sul fuoriclasse. Bhe io sono un fuoriclasse ! Ho giocato a pallone con Falcao e Pelè i due più forti giocatori di sempre. Sono su di un livello, bambino mio ,che tu non arriverai mai” 

Tegolino :” Io sono un fuoriclasse!”

Coccinella:” Come si permette a dire queste cose al mio fratellino”

“Zitta te ! Stai cosi attaccata a lui per mancanza di affetto” rispose l’anziano roscio

Tegolino :” Io sono un fuoriclasse e se vuole glielo dimostro subito”

L’anziano roscio incominciò a palleggiare con i piedi , poi si fece andare il pallone sulla schiena e si mise a fare dei piegamenti sulle braccia ed infine disse :” Fai di meglio!”

Tegolino provò a palleggiare ma non riuscì a fare tutte quelle cose che aveva visto fare dall’anziano signore . Si mise a piangere.

“Vedi , non sei un fuoriclasse e ora stai facendo anche il piagnone , non combinerai mai niente di buono nella vita” disse l’anziano roscio che prese il suo asciugamano ed il suo pallone di cuoio e si dileguò.

L’idea era stata instaurata nella mente di Tegolino, che poverello credette come un salame a tutte quelle cattiverie dell’anziano roscio.

Coccinella tentò di rincuorarlo subito , ma niente Tegolino non ne voleva sapere.

I due piccini tornarono all’ombrellone e la prima cosa che fece Tegolino fu iniziare a scrivere sul quadernino dei temi.

Tegolino scrisse :

 

Con tutta la rabbia che ho scrivo questo tema.

Non sarò mai come Maradona o come quell’anziano roscio che palleggiava sulla spiaggia ma poco mi importa.

Dio mi ha dato un cervello e non solo i piedi , quindi con questa penna sul mio quadernino scrivo che fuoriclasse non è eccellere in una cosa per sentirsi superiori in quella cosa.

Fuoriclasse è fare le cose bene in modo che altri prendano esempio per farle meglio , il fuoriclasse è tutto qui.

 

 

 

 

 

 

Tegolino ed il canto

 

La scuola era iniziata già da un bel pò e le suore-maestre avevano un gran da fare nel tenere a bada i piccini , dovevano metterci tutte loro stesse.

Tegolino in classe era uno dei più vivaci , parlava sempre col suo amichetto del cuore Cucciolo .

In pratica Tegolino e Cucciolo formavano una mini banda , seppur piccini non si risparmiavano le cattiverie.

Tegolino una volta spintonò un suo compagnuccio di classe ed una volta a terra lo prese a calci, cose che non si fanno.

La suora-maestra , Suor Teresina, cercò di capire cosa non andava in Tegolino e si chiese se ci fosse qualcosa in particolare che poteva fare per il piccolo piccino.

Questo pensò la suora maestra : “ Dicembre è alle porte ed il buon Gesù mi aiuti ad aiutare i piccini come si deve. Per Natale dobbiamo organizzare il coro per i canti ecclesiastici , potrebbe essere questa una buona occasione per incanalare le mille e più energie dei piccini, Tegolino primo fra tutti”.

Così con questo pensiero in testa Suor Teresina andò di persona faccia a faccia con Tegolino e gli disse:” Tegolino mio bello , ultimamente stai facendo un pò troppi danni , il Signore ti vede e Gesù non è contento di come ti comporti, però ho una cosa da proporti che potrebbe farti piacere, voglio che tu canti alla recita di Natale , sei così energico! Dio sarebbe contento, lo faresti felice”

Tegolino era un po scosso , non pensava che Dio lo stesse osservando , soprattutto quando faceva le marachelle, comunque pensò al papà che cantava sempre a casa , al papà che gli cantava gli stornelli romani per farlo addormentare, penso al proprio papà e decise che si quella del canto poteva essere una via da percorrere.

Passarono i giorni e le prove del canto combaciavano con le ricreazioni , Tegolino non era felice di questo e a volte piangeva o andava fuori in cortile con Cucciolo e tutti gli altri piccini.

Venne il giorno della recita, Tegolino fu strepitoso , non sbagliò niente.

Suor Teresina pensò di averla vista lunga e si compiacè cosi tanto da proporre a Tegolino di divenire un corista della Chiesa durante la santa messa.

Suor Teresina pensò che si Tegolino era un pò birbante ma che addirittura potesse diventare un buon chierichetto .

Tegolino si prese gli applausi del pubblico ed i bacetti sulla guancia dalle proprie compagnucce , questo non era che il primo passo verso una vita colma di gloria e successo.

 

 

 

 

 

 

 

TEGOLINO , IL VECCHIO PESCATORE E LA BALENA PARLANTE 

 

 

 

C’era una volta Tegolino , un bambino di 9 anni , una balena parlante ed un vecchio pescatore .

Tegolino passava l’estati sulla vecchia barcaccia del vecchio pescatore in cerca di pesci da pescare e di avventure da alto mare.

Il vecchio pescatore voleva molto bene a Tegolino ed era ben felice di portarselo dietro sulla sua vecchia barcaccia .

Tegolino : Gianni , ti posso chiamare per nome? Sono ore che stiamo qui in mare e non ho visto neanche l’ombra di un tonno 

Vecchio pescatore : Chiamami come ti pare , il problema è che finché quella bastarda di una balena parlante non si leva di torno di sicuro non pescheremo neanche un tonno.

Eh gia , la vecchia barcaccia del vecchio pescatore era sempre seguita da una balena gigante che aveva la strana qualità di parlare.

Balena parlante: ti ho sentito Gianni ! Vorresti che io me ne andassi ma il mare è mio e qua in mare sono un Dio. Tutti i pesci mi temono persino gli squali mi stanno lontano , non temo nessuno specie un essere umano come te che con la tua vecchia barcaccia vorresti buttar giu l’ancora e pescare i miei amici tonni per farci un pranzetto coi fiocchi o rivenderteli al mercato. Io queste cose le so perché più di un navigatore ha solcato le mie acque in cerca di fortuna .

Vecchio pescatore : facciamo un patto , pescherò il giusto necessario alla sopravvivenza mia e di Tegolino . Fatti da parte per 10 minuti e fammi fare il mio mestiere che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto. E’ un intera vita che navigo per portare  pesce fresco nelle panze della gente , ora che dovrei dire ai miei parenti che una balena parlante me lo impedisce? Mi rinchiuderebbero in un manicomio e non ne uscirei più.

Tegolino : si stupenda balena lasciaci 10 minuti pescare in pace . Sei tanto bella e maestosa se fossi un cetaceo ti farei sposa.

Ti prego Dio dei mari facci pescare per 10 minuti contati , giusto il tempo di poter portare sulle nostre tavole qualche buon tonno.

Balena parlante : va bene bambino mi allontanerò per 10 minuti , vediamo se il vecchio sa fare il suo mestiere.

La balena si allontanò e allora subito il vecchio pescatore lanciò in mare le esche per far abboccare i tonni , i tonni non tardarono a venire e furono pescati in gran quantità .

La balena tornò ma il vecchio pescatore non ne volle sapere di andarsene pure se aveva pescato un bel pò di pesci .

Balena parlante: avevamo fatto un patto! Ora dovresti andartene tu ed il bambino con i tonni che avete pescato

Vecchio pescatore: stupida di una balena credi che io uomo erudito rispetti i patti con un cetaceo ?

Balena parlante : l’hai voluto te !

La balena andò sott’acqua e riemerse proprio sotto la vecchia barcaccia cosi da farla rivoltare. Tegolino ed il vecchio pescatore finirono in mare insieme ai tonni che attirarono la fame selvaggia degli squali .

Vecchio pescatore : ti prego balena salvaci dagli squali !

Tegolino : aiuto balena aiuto!

Balena parlante : potrò salvare solo uno di voi due! Convincetemi a salvarvi!

Vecchio pescatore: io ormai sono vecchio e posso concludere la mia vita qui! Salva Tegolino!

Tegolino : ti prego amica balena salvaci entrambi , non meritiamo di finire in pasto agli squali . Si è vero siamo stati disonesti con te , non abbiamo rispettato i patti ma se ci salvi ti saremo grati a vita e racconteremo la bella storia della balena parlante.

La balena parlante che voleva che si parlasse di lei anche fuori dalle acque si convinse a salvare Tegolino ed il vecchio pescatore proprio all’ultimo mentre gli squali incombevano.

Tegolino ed il vecchio pescatore tornarono alle loro vite , e quando la suora maestra chiese a Tegolino cosa avesse fatto durante l’estate Tegolino raccontò la storia della balena parlante e la suora lo prese per matto.

Matto, pensò Tegolino è proprio un bel complimento per un piccino come me .

 

 

 

 

TEGOLINO ED HARRY IL FORTE

 

Tegolino era solito fare a botte durante la ricreazione, se la prendeva anche con i piccini più grandi di lui a volte e spesso aveva la meglio.

Tegolino era cattivo , agonisticamente parlando , e difficile da mandare al tappeto.

Venne il giorno però che Tegolino si dovette scontrare con Harry il forte , un piccino davvero curioso che invece che le mani usava la magia per aver la meglio .

Harry il forte si divertiva a trasformare in porcellini d’india i piccini con cui si scontrava.

Tegolino , sapendo i poteri del piccolo mago , decise di studiare le arti magiche e così si invento a casa , con succo di pompelmo e caccole , una pozione per non esser trasformato da Harry il forte.

Tegolino bevve la sua pozione ed andò da Harry il forte per suonargliele di santa ragione.

I due si scontrarono in cortile, vicino lo scivolo dove giocavano tutti i piccini.

Harry il forte provò subito a trasformare Tegolino in un porcellino d’india ma non ci riuscì perché Tegolino era immune alla sua magia visto che aveva bevuto la pozione speciale, ed allora Tegolino andò vicino ad Harry il forte e gli diede un potente calcio nelle palle che subito mandò k.o. Harry il forte che divenne Harry il senza palle .

Basta una bevuta di succo di pompelmo e caccole a volte per aver salva la pelle, ricordatevelo sempre piccini.

 

 

 

 

 

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