Santa muerte alla romana

Pubblicato il 26 aprile 2025 alle ore 17:09

SANTA MUERTE ALLA ROMANA

 

 

 

Erano passati 16 anni da quando DjPizzo se ne era andato via da Londra ed era tornato a  roma come un barbone in un giorno di inverno sotto Natale.Doveva rivedere la madre con il padre e la sorella oltre che lo zio, doveva cancellarsi in un qualsiasi modo i segni delle cicatrici da sigaretta che aveva sulla mano e così tornò nella sua amata città che tanto gli aveva dato e tanto gli aveva tolto. 

Contattò l’amico Piranha che in passato per una scommessa gli aveva spento le sigarette addosso sulla mano.Lo contattò perché c’era da fare una sola cosa …scartavetrare con la carta per scartavetrare i muri la mano piena di cicatrici così da uniformare la ferita che tanto gli aveva dato problemi con i lavori nella città britannica.

DjPizzo e il Piranha si misero nel parcheggio dell’ospedale Gemelli con la musica a palla e iniziarono quello che poteva essere visto come un rituale da bestie di satana .

DjPizzo non urlava , non emetteva grida.Accettava il dolore e sapeva in cuor suo che quello che stava facendo era più che giusto anzi era l’unica scelta possibile per poter vivere una vita senza essere troppo discriminato.

Conclusa l’operazione chirurgica DjPizzo ringraziò l’amico che nel bene e nel male gli era stato affianco.

I giorni che seguirono quell’atto insano furono colmi di disperazione e depressione, sì perché DjPizzo a Londra aveva un buon lavoro , aveva fatto delle amicizie , aveva conosciuto delle ragazze e ora si ritrovava solo con niente nelle mani.

Navigando su Internet giunse a scoprire una santa alla quale le persone più disperate, più reiette , i tossici , le puttane e i criminali facevano appello, la santa muerte . Cercò di capire il fascino di quella santa aborrita dalla chiesa cattolica perché proveniente da mescolanze azteche oltre che africane mixate col cattolicesimo imposto dai conquistadores spagnoli in Messico.

Una volta capita la vocazione per la santa muerte decise di costruire un piccolo santuario composto da un quadro, una candela che accendeva ogni giorno e una rosa rossa in omaggio a colei che può far esaudire anche la richiesta più depravata.

DjPizzo chiese fortuna con le ragazze e fortuna nel gioco d’azzardo con queste testuali parole:”o santissima che tutto puoi alla mia protezione so badare da solo però santa muerte aiutami a sconfiggere e devastare i miei nemici a poker,fammi scoppiare le slot e ti prego mi servirebbe un aiuto con le ragazze a me che sono ancora vergine”.

Onesto si può dire.

Chiesto il favore alla Santissima andò a farsi una partitina semplice di poker con quella che era la sua comitiva a Roma .

Al tavolo sedevano TonTon , Bob,Jim,Eschilo ,Socrate , Aristotele, Persiano e la ragazza di Persiano Graziella . Ed in più c’era Pablo a dare le carte e alcune amiche di Jim, Veronica e Geltrude.

Erano tutti benestanti di famiglia o con un buon lavoro , quindi pieni di soldi. E si sa è sempre un rischio mettersi al tavolo da gioco contro chi ha più soldi di te. Inoltre sia Graziella che Veronica e Geltrude emozionavano DjPizzo che le reputava  molto belle e graziose.

Jim: dai su bob fai una canna 

Bob:falla tu

Jim:le faccio sempre io , che cazzo vuoi!?ce l’hai da offrire e offri. Ci sono anche le mie amiche che fumano. DjPizzo diglielo anche tu che è giusto che sia lui a prepararne una

DjPizzo :eh?

Jim:cazzo DjPizzo a cosa stai pensando? Non vuoi fumare un cannone ? Niente gli gni gni? Ti attacchi al tabacco e basta?

DjPizzo:forza bob non fare il purciaro, preparane una te poi la prossima tiro fuori l’erba mia e la rolla Jim 

TonTon:io pure fumo,anche se ho smesso

DjPizzo:tu hai smesso di comprare perché sei uno scroccone

TonTon : rimangiati quello che hai detto coglione

DjPizzo : che cazzo vuoi!?

Geltrude:dai state calmi, non si può litigare così per cose da niente

Eschilo:si state calmi

Persiano:a chi sta a puntare?vi ricordo che stiamo giocando a poker

Graziella: sta a me , però mi passate un po’ di vino?ho voglia

DjPizzo passò il vino a Graziella e si versò un bicchiere anche per lui per non farla bere da sola .

Graziella:allora cincin

DjPizzo : cincin

Bob rollò un cannone d’erba e il cannone girò praticamente a tutti.

La partita andò avanti e alla fine se la aggiudicò proprio DjPizzo , la devozione alla santa muerte aveva iniziato a dare i suoi frutti o erano talmente tutti fatti che bastava un minimo di lucidità per avere il sopravvento sul resto dei partecipanti ?

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.

Crea il tuo sito web con Webador