La nostra storia
Direttamente dal mio culo
Ci penso io a tutto il resto
Sono tornato in veste di scrittore
Con la peste nel cervello
Un po’ da piccola peste
Che si traveste da monello
Me ne frego der vino che te scoli bello
Me preferisco tre uova fresche
co zucchero e caffè
A tutta la merda che te bevi
Per scioglierti un po’
Per cercare di fare all’amor
Por la calle
Questa è una poesia che spara sulle gambe
È una sepoltura
E nessuno può darsela a gambe
Caccia via le bande ma senza manganelli
Sta a cuore alle mamme
Perché salvo i loro figli dai loro “ fratelli”
Non è uno show di “amici”
I nemici vengono individuati
E trattati come tali
Ma non per farli commentare sui social
No
I nemici vengono individuati
E messi su nessuna croce
Io non so er duce .
Io non me faccio forza sulla violenza.
La mia forza vie da giornate intere
Passate in camicia di forza
Che forse mi hanno fatto bene
Ai miei nemici dico andatevene in pace
Perché l’odio tra la gente cresce
E non so fino a quando potrò gestirlo
Col mio rock’n’roll da star,
Al bar me lo dicono sempre….
Ma che per caso te sei impazzito?!
Lascio un invito per la mia festa
In bella vista
Me rattrista dirlo
Ma a mezzanotte a Parigi
Me preferisco
In canotta sul Tevere
Lontanato dalle sirene della polizia
Perché Roma è casa mia
E qua tutti siete ospiti
Ma io non voglio monnezza in casa
Non mi va giù la mia
Figuriamoci la vostra?!
So un ribelle senza sosta
Che ha superato la terza media
E poi si è preso il diploma
E da quasi 20 anni lavora
Cercando de affidasse a una preghiera….
Signore che non punisci col mestruo
Signore che mi hai fatto maestro
Signore ti prego
Proteggi i più deboli
Che poi ci penso io a tutto il resto
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